Dopo il meeting di Rimini dell'82 lessi su "Il Sabato" una frase di Giacomo Contri: "L’attesa è un gradino sopra il
desiderio. L’attesa si offre alla risposta, non la possiede". La cosa mi colpì, e provai a scrivere la vicenda di un uomo che ha atteso per tutta una vita, e alla fine viene ricompensato. La canzone si snoda in termini di dialoghi tra l'Io che attende, la Presenza oggetto dell'attesa e la Folla che tenta di dissuadere l'io
Attesa
Aspettando qui
Mi chiedo chi dovrà arrivare
Non lo so ma sono certo
Qualcuno qui verrà
E cammino io
Lo so che non ne avrei il tempo
Mi dicono che è tutto inutile
Cosa fai qui?
Non serve illudersi
Perdi il tuo tempo
Quello che aspetti non arriverà mai
Non si arrenderà
Io so che cosa sta aspettando
E che importanza ha
Che questo esista oppure no
E mentre vanno via
Capiscono di aver perduto
Non accetterò
Di fare il loro gioco, oh no, mai
Resta amico mio
Solo l'attesa può salvare
La tua esistenza da
Quel vuoto che conosci già
Ma non illuderti
Sperando che ti crederanno
Li guardi andare via
Ti chiedi se qualcuno arriverà
Se ci sarà risposta mai
Danza del Tempo
Il tempo passa ed io sto aspettando ancora
E quando smetto è come non vivessi più
Non voglio che mi lasci la speranza mai
Allora il tempo se ne andrebbe ed io lo perderei
E mentre il tempo va
Ti chiedi se qualcuno arriverà
Se ci sarà risposta mai
Alla fine ormai
So che non ho aspettato invano
La mia attesa si conclude
Vattene via
Ci hai stancato sai
Lasciaci in pace
Dì il tuo addio al mondo che non ti ha accolto
Vieni amico mio
Io sono quello che aspettavi
Quella risposta è qui
E adesso anche tu lo sai
Ed ora voglio che
Tu finalmente sieda accanto a me
1983 words & music by Baro
Baro: vocals, bass, spanish guitar, keyboards
Gigi Murari: drums
Nicola Rotta: guitars